mercoledì, 02 luglio 2025 | 11:55

730 con rimborso: ecco come il Fisco sceglie le dichiarazioni da controllare

Definiti i criteri per selezionare le dichiarazioni modello 730/2025 con esito a rimborso da sottoporre a controllo preventivo. L’obiettivo è prevenire errori e comportamenti non corretti, soprattutto nei casi di modifica della dichiarazione precompilata (AdE - provvedimento 01 luglio 2025, n. 277593)

730 con rimborso: ecco come il Fisco sceglie le dichiarazioni da controllare

Definiti i criteri per selezionare le dichiarazioni modello 730/2025 con esito a rimborso da sottoporre a controllo preventivo. L’obiettivo è prevenire errori e comportamenti non corretti, soprattutto nei casi di modifica della dichiarazione precompilata (AdE - provvedimento 01 luglio 2025, n. 277593)


Ogni anno, milioni di contribuenti presentano il modello 730 per dichiarare i redditi e ottenere eventuali rimborsi fiscali. Tuttavia, per garantire correttezza e trasparenza, l’Agenzia delle Entrate può decidere di sottoporre a controlli preventivi alcune dichiarazioni che presentano delle criticità.

Il provvedimento in oggetto stabilisce quali dichiarazioni modello 730/2025 verranno selezionate per questi controlli, in base a determinati elementi di incoerenza o situazioni considerate a rischio.

Ma di cosa si tratta, concretamente?

Innanzitutto, si fa riferimento alle dichiarazioni che:

- sono state modificate rispetto alla versione precompilata messa a disposizione dall’Agenzia;

- queste modifiche hanno effetti sul reddito dichiarato o sull’imposta dovuta o da rimborsare;

- il rimborso spettante supera i 4.000 euro, oppure emergono dati incoerenti rispetto a quelli già noti all’Amministrazione (come versamenti, certificazioni uniche, dichiarazioni precedenti, informazioni inviate da enti esterni, ecc.).

Inoltre, un altro campanello d’allarme è rappresentato dalla recidiva: se un contribuente ha avuto irregolarità negli anni precedenti, la sua dichiarazione potrà essere controllata anche quest’anno in via preventiva.


Come si svolgono i controlli?

L’art. 5, co. 3-bis, DLgs 21 novembre 2014, n. 175 prevede che i controlli possano avvenire in modo automatico, con analisi dei dati a disposizione dell’Agenzia, oppure tramite verifica documentale, chiedendo al contribuente di inviare le pezze giustificative.

Questi controlli devono concludersi entro quattro mesi dalla scadenza per l’invio del 730 (o dalla data di trasmissione, se successiva). Una volta completata la verifica, se il rimborso risulta dovuto, l’Agenzia lo eroga entro sei mesi.

Infine, è bene ricordare che questi controlli si applicano anche alle dichiarazioni presentate tramite CAF o professionisti abilitati, non solo a quelle inviate dal contribuente in autonomia.

di Anna Russo

Fonte normativa


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