giovedì, 18 settembre 2025 | 10:35

IRAP e compensi a terzi: obbligo di verifica per il giudice di rinvio

I compensi erogati a terzi possono costituire indizio rilevante di autonoma organizzazione ai fini IRAP (CASSAZIONE – Sez. trib. – Ordinanza 07 agosto 2025, n. 22856)

IRAP e compensi a terzi: obbligo di verifica per il giudice di rinvio

I compensi erogati a terzi possono costituire indizio rilevante di autonoma organizzazione ai fini IRAP (CASSAZIONE – Sez. trib. – Ordinanza 07 agosto 2025, n. 22856)

La controversia nasce dal ricorso di un ingegnere che aveva richiesto il rimborso dell’IRAP per gli anni dal 2004 al 2008, sostenendo l’assenza di autonoma organizzazione. Dopo un primo accoglimento da parte della CTP e un rigetto parziale della CTR Toscana, l’Agenzia delle Entrate aveva ottenuto dalla Cassazione un annullamento con rinvio, affinché fosse svolta una puntuale disamina sulla natura dei compensi erogati a terzi e sulla tipologia delle prestazioni ricevute.

Tuttavia, nel giudizio di rinvio, la CTR Toscana aveva ritenuto irrilevanti tali compensi, richiamandosi a pronunce che escludevano, in generale, che il ricorso a collaborazioni esterne determinasse automaticamente l’autonoma organizzazione. La Cassazione ha censurato questo approccio, evidenziando che il giudice di rinvio non si è attenuto al principio di diritto fissato in precedenza, secondo cui l’impiego non occasionale di lavoro altrui può desumersi anche dai compensi corrisposti a terzi, qualora collegati allo svolgimento di prestazioni non meramente occasionali e pertinenti all’attività professionale.

La Suprema Corte ha ribadito che il giudice di rinvio è vincolato all’enunciato principio, salvo sopravvenienze normative (ius superveniens), e non può fondare la propria decisione su orientamenti giurisprudenziali difformi. Ne consegue la cassazione della sentenza impugnata con rinvio alla Corte di giustizia tributaria di secondo grado della Toscana, che dovrà riesaminare la questione attenendosi al principio già espresso e verificando concretamente la natura e l’inerenza dei compensi corrisposti.

di Anna Russo

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